|
Perché c’è bisogno del Pri La
crisi del partito democratico, si inscrive all’interno di una crisi del
sistema maggioritario, ben più grave di quella avvenuta del sistema
proporzionale perché spontanea e non indotta dall’azione giudiziaria di 25
anni fa. Nonostante la corruzione sia persino aumentata rispetto ad allora,
come dicono gli stessi giudici del pool di “mani pulite”, i partiti resistono
molto meglio alle inchieste delle procure e ciononostante si sfasciano
peggio. Accadde al Pdl e oggi accade al Pd, ovvero i due principali partiti a
vocazione maggioritaria del Paese, esattamente come è accaduto ai governi
improntati su questo sistema, salvo la stagione del 2001 al 2005, dove però
ancora i sopravvissuti del proporzionale, partiti come quello socialista e
quello repubblicano, furono indispensabili alla stabilità del governo. Dopo
di che il diluvio: dal 2006 al 2017 si sono succeduti sei governi, di cui
solo due eletti direttamente e a questo si è accompagnata una diminuzione
costante della partecipazione popolare alle urne. Il sistema maggioritario,
non solo ha ridotto la rappresentanza, ma nemmeno assicurato la stabilità,
per cui si comprende, indipendentemente dai fattori economici che pure si
aggiungono, la deriva di protesta imboccata da grande parte del nostro paese.
Quando si poteva ancora sperare in un intervento di ridefinizione del
sistema, avevamo proposto inascoltati un’Assemblea costituente. L’occasione
propizia era il governo Monti dove destra e sinistra collaboravano o
avrebbero dovuto collaborare nell’interesse nazionale. Trascorso quel breve
momento di distensione lo scontro è ripreso e senza vincitori, perché la
sinistra è a pezzi, la destra peggio e Grillo, il nuovo fattore politico del
paese, incontra le sue prime difficoltà alla prova dell’amministrazione. C’è
quindi più di un motivo perché il partito repubblicano torni a svolgere un
ruolo ed una funzione utile alla nazione: la Repubblica è sull’orlo del
precipizio. Ma per avere successo abbiamo bisogno di tutto il vostro impegno
e di tutte le nostre forze. Diamoci da fare. Roma, 21
febbraio 2017 |
|